L’altalena (el pingolo) fa parte di quei divertimenti che non passano mai di moda. In questo mondo ipertecnologico è ancora apprezzata dai piccoli e gradita dai grandi che, con ritrovato piacere, si lanciano e si lasciano trasportare fino a provare la sensazione di rimanere sospesi nell’aria, per poi ritornare giù, a sfiorare la terra, e ancora riprendere a salire. Il suo andare avanti e indietro è come il moto perpetuo, il pendolo dell’orologio che scandisce il trascorrere dell’esistenza dell’uomo, della vita che si rinnova e si ripete, di generazione in generazione.
El pingolo
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Ancora ricordo quando ero picolo
le ore passè a dondolarme sul pingolo
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un’asseta su la soga tacà a le rame del piopo
in fondo a la corte de me nono pitoco
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che nol vedea l’ora de averghe i butini
molè par el zelese come tanti pulzini
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e dondola avanti, e dondola indrio
i giorni i passava sudà o ingranfio
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fin che su l’asse ghe sentà la morosa
pronta a indossar el vestito da sposa
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che intanto la impara a cosarme l’ovo
nel me toco de corte ho piantà el pingolo novo
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(gianfrancomarangoni 06/05/2012)
molto bella, complimenti
grazie per i complimenti